Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 172

5° meditazione: Il Giardino

E’ assolutamente vero, che noi siamo. Ma dove siamo ? Solo entro noi stessi, oppure apparteniamo ad un Universo che ci circonda ?

Se proviamo a dissolverci, vediamo come, per noi, sia impossibile concepire una nostra esistenza a se stante, nella quale noi stessi costituiamo il dove. Non avrebbe significato.

L’Universo, che noi percepiamo come “ dove “, ma è meglio chiamarlo Trascendenza, è un presupposto esistenziale. Ci appare oniricamente, quando ci appare.

Se osserviamo bene, nell’istante della dissoluzione, allora, percepiamo il Significato della nostra appartenenza a tale Universo e vediamo, anche, come ,per noi, non abbia Significato andare oltre la Trascendenza, in quanto con essa finisce il nostro bisogno di Assoluto.

Dobbiamo, perciò, tacitamente, ammettere che, la nostra capacità di vivere i Significati, finisce entro la Trascendenza.

Quello che può esistere oltre, qualora ci fosse, veramente, non segue, più, le regole dell’esistenza e, allora, una ricerca diventerebbe un esercizio arido ed astratto.

La nostra dissoluzione ci conferma la percezione dell’esistenza di altre Essenze, ognuna, delle quali, gode individualmente, della sua appartenenza all’Universo della Trascendenza.

Va da sé, allora, che, una tale conferma implica un’idea della Sacralità, che non può essere, solo, un attributo della nostra individualità.

La Sacralità è un attributo della Trascendenza e noi dobbiamo comprendere che Essa è un luogo Sacro, di cui possiamo godere tutti gli attributi.

 

IL GRAN MAESTRO DEGLI ARCHITETTI

Serenissimo Presidente del Rito Simbolico Italiano

Fratello Maestro Architetto Giovanni Cecconi

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 172

Trending Articles